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QUEST A Caccia di Fantasmi [Nardo]
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18-09-2018, 01:03 PM
Messaggio: #49
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RE: A Caccia di Fantasmi [Nardo]
Le urla di Seayne risuonarono nell'aria e rimasero sospese nel vuoto, l'unica risposta che la Guerriera albina ebbe fu l'eco della sua stessa voce che si propagava in quel luogo devastato.
Intuendo che nessuno avrebbe risposto alle sue urla, dunque, si accinse a raccogliere ciò che restava di Caterina. Raccolta la spada della propria arcinemica Seayne poté finalmente osservarne il simbolo: un 8 infilzato, peculiare come simbolo ma... Purtroppo non era qualcosa che avesse mai visto prima. Forse ai suoi superiori invece avrebbe detto qualcosa. Seayne decide di aiutare i civili in difficoltà e, a dire il vero, anche qui il lavoro che può fare è ben poco: pochi i feriti e molti i morti, chi poteva piangeva i propri cari deceduti e allontanava la Guerriera e lei dovette capire che più che per una motivazione di superstizione la allontanavano per restare soli nel proprio dolore. Seayne aiutò come meglio poteva ma non c'era molto da fare, il massimo fu liberare dalle macerie una bambina restata orfana e la scortò alla cappella dove aveva conosciuto le due suore. In quel breve pezzo di strada le disse molte cose, senza mai fermarsi, si chiamava Myra, aveva quasi dieci anni e 'faceva tutto quello che le dicevano mamma e papà'. Poi si rattristò un poco perché i due genitori... Non c'erano più. Non voleva lasciar andar via Seayne e fu molto difficile separarsi dalla giovane. Un giorno sarò forte e brava come te? Chiese, innocentemente, prima di salutarla per sempre. Ma ancora Seayne non aveva intenzione di abbandonare la cittadina di Thierry, no: doveva trovare qualcosa, qualche indizio che potesse indicare che forse Ashton e Stephan fossero ancora vivi da qualche parte. Di corsa, dunque, la Guerriera raggiunge nuovamente la casa nella quale aveva alloggiato Caterina e con le prime luci del mattino comincia a riordinare le idee. Le stanze erano, come se le ricordava, vuote e spartane ma sicuramente un paio di persone erano vissute lì per qualche tempo... Forse anche più di un paio di settimane. Il che era, ovviamente, strano ma cosa le avevano detto le suore su quell'abitazione?.. Nel salone del soggiorno Seayne scoprì un'entrata per un piano inferiore, interrato, una specie di cantina. L'idea che, forse, Caterina li avesse incarcerati laggiù assalì la Guerriera albina e con mani fredde alzò lentamente la porticina. L'interno era buio, molto buio, perciò Seayne dovette procurarsi una torcia prima di avventurarsi al suo interno. La stanza si rivelò essere... Più accogliente di quanto la Guerriera si aspettasse, tappeti sul pavimento, un letto comodo, libri. Appeso da qualche parte il mantello nero di Ashton ma sembrava lì per caso. Nessun tipo di sporcizia, niente polvere nemmeno sulle scale per cui si poteva presupporre che chiunque vivesse al suo interno avesse libero accesso ai piani superiori. Forse, l'unica cosa, erano i petali secchi di una rosa rossa. Però, ancora una volta, non c'era nessuno... Se non l'idea che Stephan fosse stato lì. Sì! La camera rispecchiava a pieno i suoi gusti ed i suoi interessi, lei lo sapeva bene. Cosa voleva dire tutto questo? E, a dire il vero, restava ben poco che lei potesse fare a Thierry; non c'erano indizi che lasciassero presupporre che Stephan o Ashton fossero ancora vivi, sembravano essersi volatilizzati nel nulla. |
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