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[In Missione] Scheda di Andrea (Hotenshi)
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23-10-2016, 03:16 PM
Messaggio: #21
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RE: [In Missione] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventesimo: Un'insolita Arena
Diario di Andrea. Ventesimo giorno. Eh... allora. Io stavolta non mi sono fatta trecce né niente, perché a dirla tutta non ho capito che è successo. Cioè, io vado in arena per mostrare la mia nuova mossa figa a Gaia, no? Lei c'è, come previsto, tutto a posto. C'è anche un tizio ubriaco sulle scalinate, ma chi se ne frega, insomma. Dice robe strane che dovremmo combattere con degli... non ho capito, ma gli urlo di star zitto e lasciarci fare perché mi sta rompendo le balle. Così cominciamo, mostro la mossa a Gaia, ci scambiamo un paio di colpi... e poi CROLLA TUTTO. No, non chiedetelo a me. Non ho idea di cosa, come o perché. Fatto sta che io mi metto spalle al muro e torno normale, giusto in caso. Gaia però ne ha avuto abbastanza - non le do torto - e decide di finirla lì. Quell'altro ha detto che conta come resa, ma secondo me no. Cioè, ma chi cazzo sei poi, chi ti conosce? Insomma alla fine ci è toccato uscire di lì, ma quello è stato il meno. Un po' mi ha infastidito che non sono riuscita a farle vedere bene, però non importa. Vediamo se adesso mi mandano da qualche parte. Spero proprio di trovare qualcosa di grosso stavolta. Molto grosso. "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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29-07-2017, 02:39 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-08-2017 04:42 PM da Hotenshi.)
Messaggio: #22
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventunesimo: Punizione Divina
Diario di Andrea. Ventunesimo giorno. Presente quel che dicevo su qualcosa di grosso? Sì? Bene. Perché oggi mi sto facendo una treccia abbastanza importante. Insomma, non mi sono proprio proprio arrangiata da sola, ma oh, un'uccisione è un'uccisione, no? Ma andiamo con ordine. Ricordate la tizia che mi ha aiutato con la mia nuova mossa? Sì, quella lì, come si chiamava... Semirhage, ecco. Be', viene fuori che stavolta è lei a chiamarmi per mandarmi in missione. D'accordo, vado da lei. Ah, e quasi dimenticavo: non ho più quella tutina bianca che mi stava stretta. No, no, ora che ho una mossa figa mi hanno dato una... unif... unifontana? No, era più corta... uniforme, sì. Un'uniforme tutta nuova, tutta mia. Nera. Oh, ora sì che si ragiona, cazzo. E allora mi metto quella e vado da Semirhage. Vedi che trovo Divina, o Teresa, o come volete chiamarla... la piccoletta che mi ha fatto da caposquadra l'altra volta. E poi altre due, col numero bassino poi... anche se una è cieca. Bo, non sta a me dire se se lo meritano, il loro numero. Ma mi fa ben sperare, no? Quattro guerriere a numero basso... mica che c'è una Risvegliata? Sì, sì, c'è. Che bello. Della spiegazione lunghissima di Semirhage mi frega poco: a me basta menare una di quelle stronze. La cicciona l'altra volta è stata una bella sfida, voglio vedere se questa è all'altezza. Insomma ci mettiamo a camminare. Non è che abbiamo granché da parlarci, quindi ce ne stiamo zitte. Troviamo le nostre guide, arriviamo vicine alla città, le guide ci piantano come degli idioti al primo - primo - bivio. Vabbe', andatevene a cagare. Tanto noi abbiamo la cieca - Kaira - che sente gli Yoki da qui a Rabona. E lo Yoki di una Risvegliata è grosso. Insomma arriviamo a portata, ma la stronza è ancora in città. Io ci provo anche a ragionare, a proporre di pensare a un piano, ma come al solito di quel che dice Teresa non si capisce un cazzo e quindi ci troviamo con la Risvegliata che viene verso di noi invece che il contrario. Ottimo. Via verso la foresta - c'è una foresta lì vicino - e la aspettiamo. Viene fuori questa tettona un po' tocca che vorrebbe fare amicizia. Non mi è chiaro se Divina ci casca o cosa, comunque va a parlarle da sola. E quella per tutta risposta si incazza. E deciditi! Ce la ritroviamo trasformata in un orrore con quattro braccia e pure le ali. Che schifo. Il problema più grosso sono i suoi capelli, che può usare come spade e pure allungare. Ci salta addosso e butta giù un sacco di alberi, ma noi schiviamo. Solo che siccome è tanto veloce io decido che è l'occasione di provare la mossa nuova. Buona idea? Forse, perché così almeno non le prendo come al solito. In compenso manco le do, però, quindi bo, sì e no. Ci scambiamo qualche bottarella, niente di che, poi la schifosa tenta di scappare. Col cazzo. Teresa la trattiene per i capelli, mi ci metto pure io dopo essere tornata normale, e la teniamo giù. A momenti finiamo a fare gli spiedini sui suoi capelli del cavolo, ma in qualche modo riusciamo a non finire così e io mando il mio solito cazzottone a frantumarle completamente il naso. E tutto il resto della faccia, anche. Bisogna dire che è stata duretta, sia io che Divina alla fine eravamo abbastanza stufe. E non mi sento di aver fatto troppo, anche se il mio bravo pugno gliel'ho dato. E quindi sì, la treccia ci sta tutta ma non è grossa come volevo. Però almeno mi sono divertita abbastanza, in fondo. Sicuramente meglio del solito stronzetto che tenta di scappare finché non lo sfascio. Poi io me ne sono tornata tranquillamente a casa, lasciando che le due tapperottole fanno rapporto loro per tutte quante. Volevo tornare insieme, ma poi quell'altra - Clade - se n'è andata per i cazzi suoi quindi eh. Vediamo cosa mi capita la prossima volta. "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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13-08-2017, 04:53 PM
Messaggio: #23
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventiduesimo: Camillah
Diario di Andrea. Ventiduesimo giorno. Alla fine a casa non ci sono tornata. Perché? Be', semplice: ho trovato uno dei tizi in nero che mi ha detto di fare dietrofront e andare a Staph. Che palle. La cosa non mi ha fatto tanto piacere, quindi appena arrivata sono andata in arena per sfogarmi un po'. Guardacaso c'era una che cercava proprio me: Camillah, mi pare si chiama. Le manca il braccio sinistro, presente, come a me? Be', ora ce l'ho, ma insomma, si capisce, no? Bene. Sembra che vuole chiedermi come farselo ricrescere, e io le dico che è un'idea del cazzo. Insomma, se non sei capace cosa vieni a chiedere a ME? Ma mi hai vista? Ti paio una che fa ricrescere le braccia? Bo. Arriva Semirhage e ci fa combattere un po', come volevo io. Dopo un primo scontro provo la nuova mossa. Dico, l'ho usata una volta sola ed è andata quasi decentemente, riproviamola. Stavolta non va proprio benissimo. Cioè, sì, riesco a starle dietro, ma appena provo a fare una capriola mi schianto per terra come una deficiente. Alla fine io non ho smaltito un cacchio, ma ho imparato che devo prima allenarmi sulle giravolte e poi farle. E Camillah... credo ha imparato che è Sicket che mi ha riattaccato un braccio. Di qualcun'altra. E forse andremo in missione assieme. Io prima voglio vedere se riesco a farle, quelle capriole, però. "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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05-09-2017, 08:43 PM
Messaggio: #24
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventitreesimo: lezioni di danza
Diario di Andrea. Ventitreesimo giorno. Dato che a me non va perdere tempo dopo aver deciso una cosa, la faccio subito. E infatti eccomi qua, in una bella spianata di sabbia, a pensare da dove cominciare. E... finisce che torno in arena, a cercare Semirhage. La trovo a metà strada e mi faccio seguire: mi serve a dirmi dove sbaglio. Su che? Sul fare le arromanzie, naturalmente. Contro Camillah m'è andata male, voglio provare a vedere se miglioro. Una mano di una che - credo - ne capisce meglio di me non farà male. E infatti mi dice su, appena provo - e sbaglio - le prime due capriole. Gambe al petto, usa la testa, fai questo, fai quello... se non l'avevo chiamata io apposta l'ammazzavo, ma invece la ascolto. Poi oh, il resto ho fatto tutto io: a forza di prova e riprova pian pianino ci sono arrivata a farli, i salti mortali. Avanti e indietro, e pure di lato. E poi le ruote, le capriole, le verticali e tutta quella roba stupida che piace tanto alle altre. Io dico, ora che hai finito di girare ti sei beccata una spadata in faccia. Ma no, di solito non va così. Non chiedetemi perché. Forse lo scoprirò quando sarò io a usare 'ste accibazie contro qualcuna. E a proposito: son stata qua cinque giorni, e la tizia nera è sparita alla prima notte. Vedi che torna dopo quattro giorni solo per dirmi che c'è una in arena e se voglio sfidarla per provare le mosse nuove. Certo che voglio, per chi m'hai preso? Arena, arrivo! "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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05-09-2017, 08:54 PM
Messaggio: #25
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventiquattresimo: Crystal
Diario di Andrea. Ventiquattresimo giorno. Oh, questa treccia me la devo mettere in un punto dove la vedo. Be', no, quello non ci riesco, ma cerco di fare in modo di ricordarmela sul serio. Tipo come quella di Gaia. Sì, secondo me ho trovato un'altra che forse diventa mia amica. Ovviamente, in arena. E ovviamente, ho vinto. Be', non proprio ovviamente, ma insomma, dai. Questa qua si chiama Crystal ed è più bassa di me. Grazie tante, ci voleva poco. Ma non bassa quanto le altre, che è già qualcosa. E poi il numero è alto. Ma non tanto alto. Cos'era, sedici? O giù di lì. Ma la cosa migliore è che ha combattuto. E dico sul serio, no scherzetti stronzi o rese idiote. Certo, io dovevo provare le mie arcinanzie, e all'inizio m'è andata male. Mi sono beccata una mazzata sulle costole mentre provavo un salto, e lei mica c'è andata piano. Bene. Riproviamo, stavolta io vado d'istinto invece che provare una cosa decisa. Funziona... circa, ma funziona. Almeno la schivo, e riesco pure a buttarla per terra. Non ho capito bene come, eh, ma vabbe'. Decido che basta così e - sempre lasciando fare alle decisioni sul momento - mi siedo sulla sua pancia. Lei è una furia, continua a cercare di liberarsi finché Semirhage - sì, sempre lei - non dice che basta, è finita. Poi aggiunge che vuole mandarci in missione assieme. Contro un Risvegliato. Oh, sì, cazzo. Non vedo l'ora. Adesso devo farmi un pisolino, ché non dormo da cinque giorni. Ma appena mi sveglio voglio vedere Crystal e le altre - credo pure Camillah - pronte, sennò parto senza di loro. "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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26-07-2018, 06:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-07-2018 06:57 PM da Hotenshi.)
Messaggio: #26
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RE: [In Missione] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo venticinquesimo: Grosso Guaio a Bose!
Diario di Andrea.
Venticinquesimo giorno.
Forse ho leggermente esagerato. Forse. Un po'. Ma cazzo, questa treccia me la sono meritatissima, e non volevo proprio perdermela. E quindi eccola lì, che mi pende sulla spalla a fare la sorellina a quella più grossa che mi sono fatta tanti anni fa. Dovrò dare una sorellina pure a quella dalla parte opposta, prima o poi, o si sentirà sola. Be', non vedo l'ora, perché questa qua mi ha fatto davvero tanto piacere. Ma andiamo con ordine. Avete presente che volevo partire senza le altre? Be', c'è mancato poco, ma alla fine ho deciso che forse non era il caso. E poi ero insieme a due che già conoscevo, Crystal e Camillah, più una nuova che devo dire mi ha fatto una buona impressione anche se era la più scarsa del gruppo, Juliet. Mi sono pure beccata il comando, che ho subito buttato via perché tanto non me ne faccio un accidente. Alla fine però ho provato a dar loro dei compiti in modo che si levassero dalle palle e mi lasciassero il Risvegliato tutto per me. Oh, sì, a quello ci arriviamo dopo. Ah, hanno pure detto qualcosa su delle guerriere morte ma vive, non c'ho capito un cazzo... e su una Samara o roba così, ma poi Layla c'ha detto che è schiattata quindi chissenefrega. Dov'ero rimasta? Ah, già. Ci ho provato, non m'hanno ascoltata, sono finite male. Be', no, aspetta. Quasi. Però non ci siamo ancora arrivate, a quello, un attimo. Prima dobbiamo arrivare in città, e ci vuole un SACCO di tempo. Dannazione, come odio i viaggi lunghi. Almeno Juliet m'ha distratta un po' parlando di roba a caso. Arriviamo, dobbiamo passare per le guardie, butto giù tutto... ah, no, aspetta. Quello VOLEVO farlo, ma in realtà mi sono trattenuta. Compare un cretino che ci fa scalare il muro - e per fortuna che aveva preso una corda bella robusta - e ci porta da un tizio che ci fa un'altra ramanzina. Eh, sì, perché quella di Semirhage non bastava. Non l'ho detto? Volevo evitarvelo, ma no, un'altra ramanzina. Porca. Troia. E noi giù a fargli domande, pure, perché non ci basta parlare per tutto il giorno, dobbiamo passarci la notte qua. Vabbe'. Scopriamo solo che sono passate le tizie non-morte, lì, quelle di cui parlavano Crystal e Juliet. Questo me l'ero quasi dimenticato, da tanto noioso è stato. Eh, sì, perché poi siamo pure andate in cerca del Risvegliato - che ancora non sapevamo dov'era, perché il tizio era stato inutile - e siamo finite in mezzo a un bel massacro. Di tizie morte, ma vive, ma morte. Eh, sì, perché il Risvegliato ha preso le Dimenticate o come volete chiamarle e le ha fatte a pezzetti. Be', non proprio, ma le ha sconfitte senza nessunissimo problema, e ha lasciato delle belle impronte grosse pure! E' lì che hanno cominciato a tremarmi le mani dall'impazienza di dargliene tante. Oh, comunque queste erano già crepate tutte quindi non so ancora se si muovevano in modo strano, andate a fidarvi voi... ma ce ne dovevano essere quattro, e invece no, solo tre ne abbiamo trovate. Che vuol dire? Io c'ho sperato che quella s'era Risvegliata e potevamo farne due in uno, ma no, alla fine abbiamo scoperto che sì s'era trasformata ma era già stata ammazzatissima dal Risvegliato. Ah... non dovevo dirlo, così in fretta. Vabbe'. Quello l'hanno scoperto le altre, perché c'eravamo divise - l'avevo detto? - e Camillah e Juliet erano al porto a cercare indizi per i cazzi loro. Hanno trovato un teschio gigante di qualcosa - la Dimenticata Risvegliata, a 'sto punto - e poi siamo arrivate noi, dopo aver scavalcato il muro decisamente troppe volte. Arriviamo, passando attraverso una folla di gente che dice che il mostro è morto - non è vero, ma mi ha fatto preoccupare parecchio! - e io subito vedo una tizia so... sorbetta che se ne va. La inseguo, la prendo, le faccio venire un colpo e ci muore. No, quasi. C'è morta, dopo, ma è tutta colpa di Crystal. E io che gliel'avevo lasciata pensando che era più brava di me colle persone! Non so che è successo, ma vabbe', dov'ero? Lascio lì la troia - letteralmente, non è un insulto - e torno dalle altre, mi faccio spiegare che cazzo succede col teschio e scopro che c'è stata una battaglia - o rissa - tra giganti. Stronzate? Mica tanto: alla fine erano due Risvegliati che si menavano, e una le ha prese. Quella lì è il teschio, ma per fortuna me n'è rimasto uno da menare io. Insomma, viene fuori che 'sti due si sono menati a casa del sindaco ma lui non ha visto niente. E qui sì, stronzate. Subito sospetto - m'è venuta! - e si va a vedere che problemi ha 'sto sindaco. Il suo problema è che è LUI il Risvegliato. Eh, va bene, basta girarci intorno. Andiamo lì da lui e lo scopriamo subito. Cazzo, ci voleva tanto? E' un Risvegliato, è chiarissimo, ed è MASCHIO. Mai sentito un Risvegliato maschio? MANCO IO. Ma chissenefrega, è stato bellissimo. Intanto non ha fatto storie, non se l'è data a gambe, s'è subito trasformato... ed era ENORME. Due volte me, almeno almeno. Aveva una specie di armatura addosso e un tronco d'albero come arma. Fantastico. Giuro, se non dovevo ammazzarlo questo me lo sposavo. Dico davvero. Ah, già, Juliet era con me e le altre due in giro... dettagli inutili! Sapete la cosa migliore?
L'ho affrontato. Da sola.
...
Be', dai, quasi. Ovviamente, le altre hanno voluto mettersi in mezzo, anche se lui ha cominciato i giochi sbattendoci tutte per terra. Sì, pure me. Bellissimo. Stupendo. Fen... fenomellale. Strao... stradornario. Quello. E poi tira fuori 'sto coso, 'sto tronco d'albero gigantesco che per lui è giusto un bastone. Oh, cazzo, sono ba... lasciamo perdere, ma mi viene la saliva alla bocca solo a pensarci. Le altre gli fanno il solletico, lui mi centra con una mazzata ma io paro e... e sì, volo via che è un piacere. Quanto mi PIACE! ADORO che questo tizio - ACHILLES, ACHILLES! - è forte abbastanza da farmi prendere il volo con un solo colpo. Ma le altre gli stanno tra i piedi, e la distrazione è troppo buona per buttarla: con un bel salto, gli pianto Maria Carolina in un fianco, poi atterro e gli tiro un pugno negli stinchi prima che mi prenda. Be', devo dire che il pugno ha fatto più male a me che a lui... il che ovviamente mi fa solo che piacere! Che stanno facendo le altre? ... Davvero ve ne frega qualcosa? Be', a me no. Achilles ci riprova a farci fuori battendo le mani - quella roba lì, che ci aveva messo a terra all'inizio - ma io scappo via a riprendermi la spada, che mi serve dato che a pugni non gli faccio un cazzo. Quanto lo adoro, quanto! I MIEI pugni non gli fanno un cazzo! Ma dove lo ritrovo uno così? In realtà poi non l'ha neanche fatto, il battimani, ma oh, io la spada l'ho ripresa e quello conta. Ho pure provato a fare la caposquadra, per una volta, e dare un piano alle altre... cioè colpirlo dove l'avevo spaccato prima. Ma niente, quelle si sono fatte beccare subito e scacciare via come mosche. Sapete cosa? Tanto meglio per me, che così ho avuto tutto il Risvegliato per me! Devo dire che me le ha fatte un po' girare, lì, eh. Vero che era l'avversario perfetto, però scambiarci colpi che non servivano a niente alla lunga mi stufa. E le altre mi avevano dato ai nervi a forza di fare stronzate. E allora ci sono andata giù pesante: se vogliamo giocare bene, allora facciamolo sul serio. Peccato che non è durato a lungo, dopo. Gli ho ficcato Maria Carolina nella pancia praticamente fino in fondo, anche se poi ho dovuto abbandonarla un'altra volta per tentare di evitare un applauso. Ho fallito miseramente, ho fatto un volo, ma l'importante è che sono arrivata a portata dell'albero che lui ha fatto cadere. Era un'idea di Camillah, d'accordo. Ma voglio proprio vedere se lei è capace a sollevare questo coso, fargli fare un bel giro e poi sbatterlo in testa ad Achilles. Provaci, avanti. Be', purtroppo non può perché ormai l'ho già fatto io. E vi assicuro che sentire il rumore di ossa del cranio che si spezzano non è mai stato così esaltante. Oh, sì. Il miglior combattimento della mia vita, poco ma sicuro. Alla fine è durato meno di quanto volevo, ma mi sono divertita un sacco. E in qualche modo anche le altre ne sono uscite vive. Perfino Layla, che è venuta a trovarci alla fine, ha detto che ho fatto un bel lavoro - e che loro sono state inutili, ma quello s'era capito. Mi sono pure portata via quella specie di albero che lui usava come arma! OH, SI'. Magari riesco a farci una bella mazza per me, forse sarà da tagliarlo in due ma voglio provarci perché se mi riesce è veramente il massimo. Ah, e Juliet mi ha praticamente sfidata a duello. Anche se ho fatto un po' la maestrina alla fine, ho accettato: in fondo è l'unica della squadra che mi mancava. Appena torno a Staph mi faccio un giro in arena, se non trovo lei le darò a qualcun altro. Anche se non sarà mai bello quanto Achilles... un vero peccato, lui era un avversario degno di questo nome e adesso l'ho ammazzato. Spero proprio di trovarne un altro, perché ho paura che potrei finire col non divertirmi più contro quelli anche solo un po' più scarsi.
...
Be', che diamine. Intanto cercherò qualcuno per sistemarmi questo tronco in modo che posso usarlo senza doverci mettere una vita a sollevarlo. Poi, arena. Poi... mandatemi contro il fratello di Achilles? Sarebbe veramente bello....
"La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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06-10-2018, 02:51 PM
Messaggio: #27
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventiseiesimo: Juliet, finalmente
Diario di Andrea. Ventiseiesimo giorno. Alla fine, sono andata dritta in arena. Come se fosse una sorpresa. Tanto comunque non me la facevano usare, lì, la mazza gigante di Achilles. Quindi tanto vale. E chi mi si presenta come sfidante? Juliet, ovviamente. Bene, non sopporto dover aspettare a mantenere le promesse. Cominciamo subito. Semirhage non sembra molto contenta, ma noi abbiamo deciso che ce le diamo alla vecchia maniera - senza spade, insomma - e lei si dovrà adattare. Tié. Volevo cominciare con una bella spallata, ma Juliet è troppo agile e m'è toccato mollarle un calcione. Che lei ha preso al volo, anche se a pelo. Poco male: io sono fuori dalla sua portata, lei no, quindi decide giustamente di spintonarmi via, ma io sono pronta e provo a lasciarla fare solo per poi rialzarmi di slancio con un bel doppio calcio all'indietro. Eh, le mosse fighe? Peccato che Juliet non s'è spostata abbastanza e a momenti la prendo in faccia. Credo che non le ho fatto niente, ma in compenso mi ha rovinato l'idea e mi son ritrovata per terra. Lei fa l'onorevole e mi lascia alzare, ma poi fa anche la scema e mi sfida a tirarle un pugno. E va bene, se l'è cercata. L'ammazzo e fine dell'arena. No, scherzo. Lo so che non posso prenderla così facile, quindi io il pugno glielo do, a tutta forza pure, ma è solo una distrazione per acchiapparle una gamba e sbatterla per terra. Funziona, e poi... le cado addosso. E per puro caso il mio gomito è proprio proprio sopra alla sua pancia. Strano, eh? Vabbe', comunque Juliet ha evitato di farsi ridurre in poltiglia lo stomaco e... uh... bo. Non ho ben capito cos'abbia fatto dopo, ma ci siamo incastrate una sull'altra in modo strano. Vabbe', l'importante è che siamo appiccicate. La prossima mossa è... rialzarmi. E poi ricadere in avanti con lei fra me e la terra. Voglio vedere se sopravvive. Lei mi ficca due dita negli occhi. Agh. E così anche questa mossa va a farsi fottere. Non so bene come è possibile che non riesco a CADERE dritta, ma vabbe'. Almeno non l'ho accoppata. Così posso... darle qualche consiglio, dato che Semirhage ha deciso che si annoia e abbiamo finito. Be', io non mi sono annoiata per niente. Adesso però so che se voglio fare a botte non mi serve andare in arena, anzi, posso benissimo trovarmi qualcuna e massacrarla dove mi pare. Ho già sfidato Juliet a uno scontro serio la prossima volta. Comunque, niente treccia stavolta - anche se stavo vincendo, dai. Poco male, me la farò quando veramente l'avrò distrutta. Ora, chissà se mi danno qualcosa da fare.... "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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23-11-2018, 07:19 PM
Messaggio: #28
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RE: [In Attesa] Scheda di Andrea (Hotenshi)
Capitolo ventisettesimo: Seayne
Diario di Andrea. Ventisettesimo giorno. Niente treccia, oggi, ma tutto sommato va anche bene così. Ho trovato un'avversaria decente, e me lo farò bastare. Certo che comincio a stufarmi di 'sti allenamenti interrotti sul più bello... ma andiamo con ordine. Sono passata in arena, tanto per cambiare, e chi mi trovo se non la numero undici, una certa Seayne. Nuova, forte, mia. Arriva Mantello, possiamo cominciare. Lei mi pare una di quelle veloci, quindi senza aspettare decido subito di usare la mia brava mossa non più così nuova ormai. Ci ho visto giusto, e infatti mi arriva addosso velocissima - perché? Perché devono sempre essere veloci? - e io schivo. Hah! E poi schivo ancora... ma mi trovo accecata, e ad essere sincera non ho ben capito come. Vabbe'. Faccio la stronzata di non tornare normale e lei ne approfitta per darmele come si deve. Non gliene voglio, ci stava. Cioè, sono incazzata, ma più perché m'ha fatto qualcosa agli che perché me le sta dando. Capito? ... Be', comunque. Torno a vederci - poco, perché c'è una fottuta tempesta di sabbia, l'avevo detto? - e decido che tanto vale tornare normale e provare a bloccarla. In qualche modo ci riesco pure, e le sbatto una bella testata in faccia, così impara. Quand'è a terra, l'idea è di tirarla su per una gamba e poi sbatterla di nuovo giù, ma la mia mano sinistra fa male - grazie alle botte prese quand'ero piccola - e lei ha la buona idea di tentare di rompermela per liberarsi. E ci riesce pure! ... A liberarsi, non a rompermi una mano. Sto giusto per saltarle addosso prima che si riprende quando Mantello arriva a rovinarmi la festa. E che palle. E' il secondo duello su due che finisce prima di cominciare. Al prossimo, mi rompo le palle e inizio a organizzare delle belle risse per i cazzi miei. Vediamo poi cosa mi dicono gli stronzi in nero. Hah! "La guerra è il tribunale del mondo: chi vince ha sempre ragione, chi perde ha sempre torto, perché lo spirito del mondo sta dalla parte del vincitore." (Hegel) |
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